Descrizione
PARCO ARCHEOLOGICO DI AMITERNUM: era un’antica città italica fondata dai Sabini, le cui rovine sorgono oggi a poca distanza dall’Aquila. Il suo nome deriva dal fiume, l’Aterno appunto, che l’attraversava anche se originariamente la città era collocata più a nord, sul colle di San Vittorino, e solo in seguito si spostò nella piana sottostante dove oggi è situata un’importante area archeologica. Il sito, con il suo teatro e anfiteatro ben conservati, risalta in modo particolare in questo scenario, non disturbato da nessun elemento di modernità e così si riesce facilmente immaginare di tornare indietro nel tempo. Il teatro poteva ospitare 2000 spettatori nella cavea che si poggia sul colle S. Vittorino, strutturata su due livelli divisi da un corridoio. Si possono vedere ancora bene l’orchestra, la scena e i rivestimenti murari in opus reticolatum. In età tardo antica, il teatro, non più utilizzato per gli spettacoli, ospitava una necropoli. L’anfiteatro, invece, era una struttura di poco successiva al teatro ed è ancora più monumentale, con una capienza di 6000 spettatori. I resti sono molto evidenti anche se è conservato solo il primo livello della struttura, di forma circolare, con il perimetro costituito da 48 grandi arcate. L’area fu denominata “Colosseo” per la somiglianza con il monumento. Rimangono visibili il perimetro dell’edificio termale e i resti di due acquedotti e di una villa di tarda età imperiale, che era decorata con mosaici e affreschi.
PAGANICA – Il Santuario della Madonna d’Appari: La piccola chiesa, a Paganica, silente e abbarbicata sulla roccia sembra quasi la porta d’ingresso di un piccolo angolo di paradiso. L’eremo, dalla storia antica e mistica, è situato sul percorso che congiunge le due frazioni aquilane di Paganica e Camarda, sulla strada che dall’Aquila sale verso il Gran Sasso. La denominazione del Santuario della Madonna d’Appari ha origine da un evento lontano nel tempo: l’apparizione dell’immagine sacra della Madonna, avvenuta a Paganica nel XIII secolo. Maddalena Chiaravalle, una giovane pastorella che portava a pascolare il gregge lungo il fiume Raiale, avrebbe assistito all’apparizione della Madonna che le avrebbe chiesto che fosse eretto un santuario in suo nome. La facciata, in stile romanico, molto slanciata grazie anche alla presenza di un alto campanile a vela, nel quale si aprono tre fornici, presenta una forma rettangolare. Il portale è molto semplice mentre gli unici elementi decorativi del fronte sono l’affresco della lunetta ed una piccola finestra circolare.
L’AQUILA: è una cittadina che sa conquistare ogni visitatore grazie al suo patrimonio storico e architettonico. Un vasto patrimonio architettonico fatto di chiese, palazzi ed edifici, un meraviglioso ambiente naturale e una lunga storia, questa è L’Aquila una della cittadine più importanti del centro Italia. Città dalla storia davvero antica, dal punto di vista urbanistico L’Aquila è caratterizzata da due strade principali, Corso Vittorio Emanuele II e Corso Umberto I, che si incrociano perpendicolarmente e si incontrano in un punto noto come i Quattro Cantoni. Il centro storico si trova all’interno di una cinta muraria di origine medievale che è giunta fino a noi praticamente intatta, mentre l’accesso alla città avviene attraverso quattro principali porte di accesso: Porta Napoli, Porta Castello, Porta Roma e Porta San Sebastiano. Dal momento della sua fondazione la città è stata suddivisa in quattro quartieri, detti Quarti che sono il San Giorgio, il Santa Maria Paganica, il San Pietro Coppito e il San Giovanni d’Amiterno. La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è uno dei simboli della città abruzzese e racchiude in sé un insieme di stili diversi frutto di lunghe e differenti fasi costruttive nonché di numerosi restauri cui la struttura è stata sottoposta nel corso dei secoli. Secondo un antica leggenda il numero simbolo della città è il 99 dato che L’Aquila è nata dall’unione delle popolazioni di 99 castelli. Per questo motivo si racconta che in città ci siano 99 piazze, 99 chiese e 99 fontane. Il 14 Marzo 2024 L’Aquila è stata nominata Capitale Italiana della Cultura 2026 con il progetto “L’Aquila città Multiverso”.
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